Navigation

Asilo: aiuto urgente, quattro ong chiedono riforme

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 febbraio 2011 - 12:14
(Keystone-ATS)

Quattro organizzazioni non governative, tra cui Amnesty International (AI), chiedono una revisione del cosiddetto aiuto urgente, ossia il sostegno minimo concesso ai candidati all'asilo che si vedono respingere la richiesta di ammissione in Svizzera. La misura riguarda attualmente circa 5800 persone, che devono vivere con pochissimi soldi: tra i 4,30 e i dodici franchi al giorno.

"La nostra campagna punta a sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo politico sulle condizioni precarie e indegne in cui vivono i candidati sottoposti al regime delle prestazioni minime", affermano congiuntamente Amnesty, l'Organizzazione svizzera aiuto ai rifugiati (OSAR), l'Osservatorio del diritto d'asilo e degli stranieri e Solidarietà senza frontiere. La campagna terminerà in giugno con la consegna di una petizione alla consigliera federale Simonetta Sommaruga.

L'aiuto urgente - un tetto sopra la testa, cure mediche e pochi soldi in tasca - è stato introdotto nel 2008 in sostituzione della più generosa assistenza sociale. In teoria avrebbe dovuto incoraggiare gli "asilanti" respinti ad abbandonare spontaneamente il territorio elvetico, ma la tendenza in atto, secondo le ong, è altra.

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Notiziario
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.