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Bielorussia: Lukashenko accusa opposizione di “banditismo”

(Keystone-ATS) MINSK – Il presidente bielorusso Viktor Lukashenko, riconfermato ieri per un quarto mandato con quasi l’80% dei voti in un’elezione contestata dall’opposizione, ha definito le manifestazioni di quest’ultima “banditismo”, aggiungendo che negli scontri di piazza della scorsa notte la polizia è riuscita a tenere testa a “barbarie e alla distruzione” e che in Bielorussia non ci saranno “né una rivoluzione né criminalità”.
“Quello che ieri si è cercato di fare a Minsk è banditismo. Si sono scatenati vandali e teppisti”, ha dichiarato Lukashenko in una conferenza stampa, aggiungendo che “tutto questo è stato organizzato dai candidati all’elezione presidenziale”.
Secondo il presidente, “non ci sarà una rivoluzione in Bielorussia” e “abbiamo superato, con milioni di nostri concittadini, un esame di fronte alla Storia, alla patria e all’avvenire dei nostri figli”.
“Abbiamo fatto tutto il necessario perché la campagna elettorale si svolgesse con onestà e nell’assoluto rispetto della legislazione del nostro paese”, ha detto ancora Lukashenko, aggiungendo che “non so cosa avremmo potuto fare di più in Bielorussia per tenere elezioni conformi alle norme internazionali”.
In nottata, dopo i primi exit poll che davano il presidente uscente riconfermato per un quarto mandato con oltre il 79% dei voti, migliaia, forse decine di migliaia di oppositori sono scesi in piazza per chiedere di rifare le elezioni, giudicate “truccate”, senza Lukashenko. I dimostranti hanno tentato di dare l’assalto al palazzo che ospita governo e parlamento ma sono stati respinti dalla polizia, che ha compiuto numerosi arresti. Fra i feriti anche un candidato dell’opposizione.

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