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Borsa svizzera: chiude contrastata, SMI -0,11%, SPI +0,01%

(Keystone-ATS) Dopo una giornata positiva, verso il finale di seduta la Borsa svizzera è scivolata al di sotto della parità malgrado il buon andamento a Wall Street, trascinata al ribasso dai due giganti farmaceutici. All’inizio di una settimana di attesa per la riunione del Comitato di politica monetaria della Fed, la banca centrale americana, il listino principale SMI ha chiuso a 8’029.38 punti, in calo dello 0,11%. L’indice allargato SPI ha recuperato nelle ultime battute ed è uscito dalle contrattazioni a quota 7’627.81 (+0,01%).

In generale i mercati hanno accolto con favore il ritiro della candidatura di Lawrence Summers per la corsa alla guida della Fed dopo Ben Bernanke, annunciato ieri. L’ex segretario al Tesoro avrebbe costretto la banca centrale Usa ad una politica monetaria più severa di quella attuale. Al contrario, il suo principale rivale, ossia Janet Yellen – la vicepresidente dell’istituto di emissione – viene visto dagli operatori come un continuatore dell’attuale strategia di Bernanke. La Borsa di Francoforte ha messo a segno un nuovo record storico.

Zurigo è stata frenata dall’andamento di Novartis, che ha subito una contrazione dell’1,48% (a 69,90 franchi). La Barclay ha peggiorato la sua valutazione del titolo del gigante farmaceutico basilese. Roche, dopo la conferma che alla presidenza del Cda sarà proposto Christoph Franz, Ceo del gruppo aereo tedesco Lufthansa, era in positivo in giornata, ma ha terminato in discesa dello 0,51% (a 235,60 franchi). Nestlé – il terzo peso massimo difensivo – ha guadagnato lo 0,08% (a 62,30 franchi).

SGS (-0,32% a 2175,00 franchi) ha perso smalto rispetto alla robusta performance della mattinata, favorita da un giudizio di Citigroup. UBS è salita dello 0,26% (a 19,50 franchi), Credit Suisse dello 0,81% (a 28,68 franchi) e Julius Bär dello 0,62% (a 43,97 franchi). In progressione anche gli assicurativi Zurich (+0,42% a 236,80 franchi) ) e Swiss Re (+0,80% a 75,15 franchi).

I titoli più sensibili agli umori della congiuntura sono in chiara ascesa, tranne Adecco (-0,08% a 64,05 franchi). ABB è in rialzo dell’1,13% (a 21,51 franchi), Geberit dell’1,99% (a 245,80 franchi) e Holcim dello 0,68% (a 66,95 franchi). Nel segmento del lusso, Richemont ha segnato una progressione dello 0,54% (o di 0,50 franchi a 93,10 franchi), Swatch Group dell’1,06% (a 574,00 franchi). Per Richemont occorre considerare che da oggi è negoziata senza la cedola del dividendo del valore di un franco.

Nell’indice allargato Kaba, che ha presentato stamane i risultati dell’esercizio 2012/13, è in calo marginale (-0,06% a 400,00 franchi).

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