Borsa svizzera: chiusura in forte calo, SMI -1,30%
Dopo una partenza in recupero seguita al rimbalzo di oggi a Tokyo, la Borsa svizzera è scivolata al di sotto della parità. I ribassi si sono accentuati parallelamente all'andamento sfavorevole di Wall Street. L'indice SMI dei titoli guida ha chiuso a quota 6021,55, in discesa dell'1,30%. L'indice complessivo SPI ha terminato la giornata a 5466,82 punti (-1,36%).
Sulla piazza di New York hanno pesato le affermazioni del commissario all'energia europeo, Geunther Oettinger, secondo il quale - ha riportato l'emittente Cnbc - l'impianto nucleare giapponese di Fukushima è "fuori controllo" e rischia di provocare "un disastro". Wall Street era già in calo dopo indicatori deludenti che si sono aggiunti alle incertezze dovute alla situazione in Giappone e in Medio Oriente.
Tutte le blue chip sono in discesa, tranne Syngenta (+2,21% a 286,80 franchi). I due giganti farmaceutici hanno avuto un impatto chiaramente negativo, con Novartis in flessione del 2,49% (a 48,10 franchi) e Roche dell'1,49% (a 125,40 franchi). Nestlé, che durante buona parte della giornata era in positivo, ha chiuso con un calo contenuto (-0,12% a 49,14 franchi).
Fra i valori bancari, l'UBS ha registrato una contrazione dell'1,38% (a 16,44 franchi), il Credit Suisse dell'1,43% (a 37,90 franchi) e la Julius Bär dell'1,39% (a 38,99 franchi). Dopo le forti perdite seguite al sisma in Giappone, il riassicuratore Swiss Re in giornata era in territorio positivo. Ha chiuso con una flessione dell'1,03% (a 48 franchi). Zurich Financial è arretrata dell'1,28% (a 240 franchi).
Fra i titoli più sensibili ai cicli congiunturali, ABB ha perso l'1,32% (a 20,23 franchi), Adecco il 2,32% (a 56,90 franchi) e Holcim dell'1,37% (a 64,85 franchi). Quanto ai titoli del lusso, Richemont ha subito una contrazione del 4,45% (a 47 franchi) e Swatch Group del 2,36% (a 359,80 franchi). Marcato ribasso anche per Transocean (-2,86% a 69,70 franchi).