Borsa svizzera: perde velocità dopo dati USA

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha registrato una brusca discesa dopo la pubblicazione di dati macroeconomici statunitensi, con Pil e richieste di disoccupazione peggiori delle previsioni. I listini si sono comunque mantenuti vicini alla parità e poco dopo hanno riguadagnato un po’ di terreno. alle 15.00 circa l’indice SMI dei titoli guida segna 6470,50 punti, in crescita dello 0,09%. L’indice allargato SPI è a quota 5950,01 (+0,12%).

Negli Stati Uniti le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate a sorpresa di 10.000 unità a quota 424.000. Gli economisti si attendevano un calo a 404.000 unità dalle 414.000 della settimana prima (dato rivisto al rialzo da 409.000). La crescita del Pil statunitense nel primo trimestre è stato confermata a +1,8% in base alla seconda lettura. Il dato è inferiore alle attese di una revisione al rialzo a +2,2%.

A Zurigo al centro dell’interesse ci sono i titoli UBS, che salgono dell’1%. Commentando le informazioni del “Wall Street Journal” sull’intenzione del gruppo di scorporare l’investment banking e trasferirlo all’estero, un portavoce dell’istituto ha detto alla Reuters che l’UBS continua a sostenere il modello di banca integrata con tutte le unità.

L’azione del Credit Suisse guadagna lo 0,99%, quella della Julius Bär è invece in flessione dell’1,20%. Tra le blue chip assicurative, Swiss Re avanza dell’1,01%, Zurich Financial dell’1,04%.

Contrastati i titoli del lusso, con Richemont che scende dello 0,84% e Swatch Group in rialzo dello 0,26%. Oggi è stato annunciato di un balzo dell’esportazione di orologi svizzeri del 32,1% in aprile. Secondo gli osservatori, le attese del mercato erano ancora più alte. Actelion segna un incremento del 2,02%, sulla scia di un miglior giudizio da parte di UBS.