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Borsa svizzera: perdite in aumento nel pomeriggio

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera, già in calo sulla scia del mancato accordo negli USA sull’innalzamento della soglia del debito, ha reagito negativamente all’annuncio del dato americano sugli ordini di beni durevoli. Dopo la notizia i listini hanno perso ulteriormente terreno. Verso le 15.10 l’indice SMI dei titoli guida segna 5946,62 punti, in calo dello 0,73%. L’indice complessivo SPI è a quota 5457,18 (-0,82%).

Gli ordini sono diminuiti a giugno del 2,1%. Il dato è nettamente peggiore delle stime degli analisti che avevano previsto un rialzo dello 0,3%. Al netto del settore trasporti, si è registrato un aumento dello 0,1%.

Anche oggi soffrono in particolare i titoli finanziari. UBS è in flessione dell’1,56%, Credit Suisse dell’1,04% e Julius Bär dell’1,19%. Calo dell’1,43% per Swiss Re e dell’1,26% per Zurich Financial.

L’attenzione è rivolta a Lonza, che ha pubblicato le cifre semestrali. Il titolo guadagna l’1,40%. Il gruppo chimico e biotecnologico basilese ha registrato un netto calo del fatturato, sceso dell’8,3% a 1,19 miliardi di franchi, e dell’utile netto, regredito del 28,1% a 97 milioni rispetto alla prima metà del 2010. Gli analisti interrogati dall’agenzia Reuters avevano pronosticato in media un utile di 90,6 milioni e un giro d’affari di 1,21 milioni.

Tutti in calo nel pomeriggio i pesi massimi difensivi: Nestlé cede lo 0,48%, Novartis lo 0,40% e Roche perde lo 0,69%. I valori più sensibili alle oscillazioni congiunturali si sono appesantiti rispetto a stamane: ABB è in ribasso del 2,09%, Adecco dell’1,80% e Holcim dell’1,77%.

Sul mercato allargato, Clariant sta subendo un tonfo del 13,70%. Il gruppo chimico ha realizzato nel primo semestre un utile di 160 milioni di franchi, a fronte dei 35 milioni generati nello stesso periodo del 2010. Il fatturato è sceso del 3% a 3,59 miliardi. Clariant calcola che nel secondo semestre il contesto economico continuerà ad essere sfavorevole. Il bilancio semestrale è chiaramente inferiore alle previsioni degli esperti.

Rieter perde il 6%. Il fabbricante di macchine tessili ha raggiunto nel primo semestre un volume d’affari in crescita del 66% a 537,8 milioni di franchi. Il risultato netto si è attestato a 91 milioni, rispetto ai 7,5 milioni della prima metà del 2010. Le cifre sono leggermente inferiori alle previsioni degli analisti.

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