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Borsa svizzera: rimane orientata al ribasso

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 - 15:38
(Keystone-ATS)

ZURIGO - La borsa svizzera rimane in territorio negativo, anche se si è risollevata dai minimi di giornata: alle 15.30 l'indice dei valori guida SMI segnava 6349,97 punti (-0,40% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,34% a 5642,64 punti.
Dopo tre sedute consecutive al rialzo una certa resistenza verso l'alto era attesa. A frenare le piazze europee in un primo tempo è stato anche il calo registrato dall'export tedesco in agosto. Nel pomeriggio è poi giunto notizia che l'economia americana ha visto per il quarto mese consecutivo, contrariamente alle attese, andare persi impieghi, mentre il settore privato ha creato meno posti di lavoro di quanto si aspettassero gli analisi: indicatori che fanno diminuire le chances di una robusta ripresa della crescita Usa, ma che nel contempo fanno pensare a un nuovo intervento di stimolo della Fed.
Sul fronte interno anche oggi forte interesse su Actelion (+10,85%), al centro di voci sulla possibile acquisizione da parte di un altro gruppo. L'edizione odierna del "Wall Street Journal" scrive che il consiglio di amministrazione dell'azienda biotecnologica renana si è riunito per vagliare le possibili alternative strategiche della società: una vendita non sarebbe esclusa. Si fanno i nomi di Roche, Bristol-Myers Squibb, GlaxoSmithKline e Amgen, ma nessun commento è giunto dai vertici di Actelion.
Rimanendo nel comparto farmaceutico, in ribasso sono Roche (-0,29%) e Novartis (-0,27%). Sta scivolando all'indietro anche il terzo difensivo di peso, Nestlé (-0,76%). Si muovono per contro bene Lonza (+1,72%) e Syngenta (+3,01%).
In negativo i principali titoli legati alla congiuntura, quali ABB (-1,09%) e Holcim (-0,56%), e quelli presenti sul mercato del lusso, Swatch (-1,46%) e Richemont (-0,90%). Ma non c'è gloria nemmeno per i bancari UBS (-0,52%), Credit Suisse (-1,83%) e Julius Bär (-0,60%). Contrastato il segmento assicurativo, con Swiss Re (+1,86%) molto più tonica di Zurich (-0,95%).
Nel mercato allargato al centro dell'attenzione figura Givaudan (invariata), prima società elvetica di peso ad aver presentato i risultati trimestrali. Arbonia Forster (-0,83%) è in calo dopo l'annuncio di una ristrutturazione. In difficoltà Newron (-7,81%), che ha comunicato cambiamenti nel consiglio di amministrazione e nella direzione.

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