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Borsa svizzera: SMI chiude a +0,16%, pesa Nestlé

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 febbraio 2011 - 17:54
(Keystone-ATS)

La Borsa svizzera, che a metà giornata aveva virato in negativo, ha chiuso le contrattazioni in territorio leggermente positivo, con lo SMI a +0,16% (6.717 punti) e l'indice allargato SPI a +0,14% (6.023 punti). Ha notevolmente pesato l'azione della multinazionale alimentare Nestlé, che dopo i buoni risultati annuali annunciati alla vigilia ha ceduto l'1,23%.

I risultati di giovedì sono stati in qualche modo "digeriti" nella giornata odierna, calma dal punto di vista dei risultati annuali di aziende e senza dati statistici di rilievo.

In crescita l'azione di Swiss Re, che guadagna 1,80% (a 59,2 franchi). Gli analisti parlano di acquisti dopo le buone cifre della vigilia. Vontobel ha confermato la raccomandazione "buy" ed aumentato l'obiettivo di corso. In aumento anche ABB (+1,56%, a 22,76 Fr.), Holcim (+3,27%, a 71,55), Swiss Re (+1,80%, a 59,25), Transocean (+1,93%, a 79,2 Fr.) e UBS (+0,96%, a 18,93). In cima alle blue chip si trova però Clariant (+4,7%), che si è ripresa della perdita di quasi il 15% dei due giorni precedenti.

A frenare il listino ci ha pensato Nestlé, che ha terminato le contrattazioni a -1,23% (a 52,25). E' andata così ridotta gran parte dei guadagni di ieri. I commenti sul gigante di Vevey tendono globalmente al positivo, ma la situazione delle materie prime, il corso del franco svizzero e l'attuale valorizzazione del titolo pesano sul suo potenziale di crescita. Goldmann Sachs e Merril Lynch hanno di conseguenza ridotto l'obiettivo di corso.

In calo Julius Bär (-1,17%, a 43,1) e in misura più contenuta Roche (-0,07%, a 138,4), Syngenta, Actelion e Swisscom. Quest'ultimo titolo ieri aveva ceduto oltre tre punti sulla scia dei suoi risultati inferiori alle attese per il 2010.

Sul mercato allargato, Phoenix Mecano (+1,7%) e Alpiq (-0,1%) hanno reso noto oggi i loro risultati, più o meno conformi alle attese. Phoenix ha quasi quadruplicato l'utile operativo e alzato le previsioni per il 2011, mentre l'utile di Alpiq è calato del 4,6%.

In generale le borse europee sono rimaste deboli dopo la decisione della Cina di aumentare ancora le riserve obbligatorie delle banche.

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