Borsa svizzera: SMI chiude in perdita dell'1,19%
ZURIGO - Giornata negativa oggi per la Borsa svizzera: l'indice SMI dei principali titoli aveva iniziato la giornata in rosso, trascinato al ribasso dalle notizie in provenienza da Dubai. A metà pomeriggio, dopo il rialzo inatteso dell'indice Pmi che sintetizza l'andamento del comparto manifatturiero nel distretto industriale di Chicago, la perdite si sono temporaneamente attenuate.
Alla chiusura delle contrattazioni l'SMI segna un calo dell'1.19% a quota 6260.95. Andamento analogo anche per il listino completo SPI che ha lasciato sul terreno l'1.11% e si attesta a 5388.37 punti.Incertezza a Dubai
I riflettori erano più che mai puntati sugli Emirati arabi: oggi il Dubai Financial Market (Dfm) ha infatti riaperto dopo cinque giorni di festività. L'avvio è stato subito catastrofico con il Dfm che ha immediatamente perso il 5%. Alla chiusura delle contrattazioni ha segnato un pesante -7,30%. L'Abu Dhabi Securities Exchange ha registrato perdite ancora maggiori, attestatesi in chiusura al -8,30%.
L'annuncio della ristrutturazione del debito di Dubai World - ossia la richiesta di sospendere i pagamenti per 6 mesi - non è dunque bastato a rassicurare il mercato. In borsa, e non solo in Svizzera, a soffrire maggiormente di questa situazione sono state le banche e le assicurazioni.Buona notizie dagli Usa
Nel pomeriggio, a controbilanciare i problemi negli Emirati arabi, è giunta dagli Stati Uniti una buona notizia: l'indice dei responsabili per gli acquisti del distretto di Chicago, barometro dell'andamento del comparto manifatturiero statunitense, a novembre è salito a sorpresa a 56,1 da 54,2 punti di ottobre. Il dato è migliore delle attese degli analisti che avevano previsto una flessione a 53,0 punti.
Tale annuncio ha immediatamente influenzato le borse: l'indice SMI ha infatti recuperato parte del terreno perduto in mattinata, rassicurato anche dall'inizio positivo a Wall Street. Verso le 16:30 il Down Jones ha però invertito la tendenza e alle 17:00 è passato sotto la linea di demarcazione. Tale andamento ha influenzato anche la Borsa svizzera che nel finale è ulteriormente scesa.
Concretamente, ABB ha chiuso con una perdita dell'1.34% (a 18,40 franchi), Adecco dell'1.47% (a 50.10 franchi), CS Group dell'1.70% (a 52.- franchi), Holcim dell'1.97% (a 72.30 franchi), Julius Bär del 5.29% (a 33.15 franchi), Lonza del 2.99% (a 77.75 franchi), Nestlé dell'1.68% (a 47.48 franchi), Roche dell'1.38% (a 164.30 franchi), Swiss Life del 3.06% (a 123.40 franchi), Swiss Re dell'1.99% (a 47.77 franchi), UBS dello 0.70% (a 15.58 franchi) e ZFS del 2.21% (a 216.40 franchi). Le uniche ha chiudere la giornata in rialzo sono state Novartis (+0.18% a 55.75 franchi) e SGS (+0.31% a 1288 franchi).
Da notare, infine, che oggi la Commissione europea ha approvato definitivamente il mais transgenico Mir604 di Syngenta. Il titolo del colosso basilese ha chiuso però in negativo (-0.26% a 266.30 franchi).