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Borsa svizzera: vicina alla parità

(Keystone-ATS) Dopo una partenza in leggera ripresa, la Borsa svizzera ha invertito la rotta ed è persino scesa sotto la linea di demarcazione spinta in particolare dai titoli bancari e assicurativi. Poco dopo le 11:15 l’indice guida SMI segnava comunque un timido +0,11% a 6’066,28 punti e quello allargato SPI era praticamente invariato (+0,09% a 5’583,30 punti).

Stamani la Banca centrale europea ha affermato di aspettarsi una ripresa “graduale” e “moderata” dell’economia dell’Eurozona nel corso del 2012. I tassi d’inflazione nella stessa zona dovrebbero salire sopra il 2% nel 2012, con “il prevalere di rischi al rialzo” e un rallentamento al di sotto di tale soglia atteso solo nel 2013.

Da notare poi che in febbraio la produzione industriale nei 17 Paesi dell’Eurozona è tornata a crescere aumentando dello 0,5% rispetto al mese precedente.

Alla Borsa svizzera gli occhi erano puntati su Roche che oggi ha annunciato che nel primo trimestre il giro d’affari è sceso dell’1% a 11 miliardi di franchi. Su basi omogenee le vendite segnano una progressione del 2%. Le cifre sono più o meno in linea con le previsioni degli esperti e il titolo si è apprezzato (+0,78% a 155,50 franchi). Per quanto riguarda gli altri pesi massimi, Novartis ha registrato un calo dello 0,56% a 49,56 franchi, mentre Nestlé ha fatto un balzo in avanti dello 0,18% a 55,55 franchi.

Di nuovo sotto pressione i bancari UBS (-1,12% a 11,52 franchi), CS (-0,59% a 23,77 franchi) e Julius Baer (-0,67 % a 35,41 franchi). In calo anche gli assicurativi Zurich (-0,46% a 216,60) e Swiss Re (-0,36% a 56,05 franchi). La perdita maggiore è stata però registrata stamani da Transocean (-2,58% a 44,55 franchi).

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