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Borsa svizzera chiude in perdita

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso la giornata in flessione, con gli indici appesantiti dall’incertezza che pesa sulla Grecia, paese gravato da un enorme debito pubblico e obbligato a nuove misure di austerità se vuole ricevere nuovi aiuti finanziari internazionali. In chiusura, l’indice SMI dei titoli guida si è attestato a 5360,56 punti, in calo dell’1,69%. Sul listino allargato, l’SPI ha ceduto l’1,73% a 4895,18 punti.

Sotto pressione, come sui principali mercati europei, i titoli finanziari. UBS ha ceduto l’1,85% a 10,07 franchi, Julius Baer il 2,66% a 29,26 franchi e Credit Suisse ben il 6,21% a 21,31 franchi. La seconda banca elvetica ha comunicato che pagherà 150 milioni di euro (181 milioni di franchi) per chiudere la vertenza giuridica con la Germania in merito a presunti casi di evasione fiscale. La somma graverà sui conti del terzo trimestre dell’esercizio in corso. Credit Suisse ha seguito le tracce di Julius Baer, che in aprile aveva annunciato il versamento di 50 milioni di euro per chiudere il contenzioso fiscale con la Germania.

Quanto a UBS, l’istituto ha reso noto di aver sospeso la campagna pubblicitaria internazionale, dopo la scoperta di una frode miliardaria commessa nella sua sede londinese.

Tra gli assicurativi, ZFS ha perso il 4,19% a 167 franchi e Swiss Re il 4,65% a 39,20 franchi. I timori sulla congiuntura hanno spinto al ribasso anche i titoli ciclici: ABB ha perso il 3,75% a 15,92 franchi, Adecco il 3,48% a 36,01 franchi, Holcim il 3,97% a 45,47 franchi, Lonza il 3,09% a 54,80 franchi. Male anche i titoli del lusso con Swatch in arretramento del 3,04% a 369,79 franchi e Richemont del 3,93% a 47,22 franchi.

Vendite si sono registrate anche sui titoli difensivi. Roche ha terminato in flessione dell’1,83% a 134 franchi, Novartis dello 0,77% a 48,72 franchi e Nestlé dello 0,14% a 48,63 franchi. Roche ha comunicato di aver sospeso la fornitura di medicinali ad alcuni ospedali greci: certi servizi statali non hanno più pagato le fatture da tre, quattro anni.

Sul mercato allargato, Kaba ha guadagnato lo 0,16% a 306,5 franchi. L’azienda ha registrato un balzo del 155% dell’utile netto nell’esercizio 2010/2011, chiuso a fine giugno, a 221,6 milioni di franchi. L’aumento è dovuto alla vendita dell’attività porte automatiche alla giapponese Nabtesco. Senza questa transazione, l’utile risulta in crescita dell’8,5% a 85,1 milioni di franchi. Il fatturato è invece calato del 16,4% a 945,2 milioni.

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