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Boschi guadagnano terreno in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 novembre 2014 - 15:27
(Keystone-ATS)

I boschi guadagnano terreno in Svizzera: il volume di legno totale è aumentato dell'1,5% negli ultimi sette anni, secondo il quarto Inventario forestale nazionale (IFN4) pubblicato oggi. La superficie boschiva progredisce soprattutto nella regione alpina, mentre in parte dell'Altipiano e del Giura è stato utilizzato più legname di quanto ne sia cresciuto, in particolare quello di abete rosso, la specie arborea più ricercata dall'industria del legno.

In una nota l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) rileva nel contempo che la diversità delle specie arboree è aumentata in tutte le regioni. E nel Giura come nelle Alpi è migliorata la "qualità ecologica" del bosco, grazie alle crescenti quantità di legno morto che costituisce un prezioso habitat per numerose specie animali, vegetali e funghi.

Analizzando il bilancio di tutte le specie arboree emerge che la "provvigione legnosa" (volume di legno degli alberi vivi) media è complessivamente diminuita nell'Altipiano centrale e orientale così come nel Giura orientale. In queste aree facilmente accessibili, il tasso di utilizzazione e di mortalità ha superato di circa il 20% il tasso d'incremento. Ma siccome nella regione alpina viene di norma utilizzato meno legname di quello che cresce, in sette anni la provvigione legnosa del bosco svizzero è aumentata nello stesso ordine di grandezza del periodo precedente (+1,5%).

I boschi facilmente accessibili vengono generalmente utilizzati di più. Questo produce anche un effetto positivo, rileva il WSL, perché laddove sono stati tagliati alberi vecchi, possono ora crescere nuove piante giovani. Infatti, se il bosco vuole essere gestito in modo sostenibile, sono necessari più boschi giovani di quelli presenti oggi.

Nell'Altipiano, la provvigione legnosa di abete rosso - la specie arborea più importante della filiera del legno - è diminuita addirittura di oltre il 9% in sette anni, rivela l'IFN4. Il tasso di utilizzazione e di mortalità di questo albero ha superato in media del 42% l'incremento legnoso. Nella maggior parte delle aree utilizzate crescono soprattutto latifoglie, che costituiscono la base per il bosco di domani.

Anche nella parte orientale della catena del Giura l'abete rosso continua ad essere molto sfruttato. Ciò nonostante a livello nazionale la provvigione di questa specie arborea è rimasta invariata. Nei boschi difficilmente raggiungibili delle Alpi e del sud delle Alpi (Ticino e Grigioni italiano), infatti, il tasso di utilizzazione e di mortalità dell'abete rosso è stato rispettivamente solo del 59% e del 41% rispetto al suo tasso d'incremento.

www.lfi.ch/resultate

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