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Centinaia di reclute a rischio escluse dall'esercito

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 - 12:50
(Keystone-ATS)

L'anno scorso 626 coscritti su 38'407 sono stati congedati prima della scuola reclute perché considerati un rischio per l'esercito. Dai controlli ad hoc a cui vengono sottoposti i giovani è fra l'altro risultato che circa il 10% degli aventi obbligo al servizio militare aveva la fedina penale sporca.

Il portavoce dell'esercito Daniel Reist, confermando una notizia pubblicata oggi dal "Tages-Anzeiger" e"Der Bund", ha precisato che 281 giovani, dopo un ulteriore controllo, sono stati sospesi provvisoriamente poiché hanno violato la legge tra il reclutamento e l'inizio della scuola reclute.

Dall'estate 2011 tutti i giovani atti al servizio di leva sono sottoposti a un esame per valutare se costituiscono un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica. In tal caso sono esclusi dall'addestramento militare e di conseguenza non ricevono l'arma d'ordinanza.

Fattore scatenante per l'introduzione di questi esami è stata l'uccisione di una ragazza di 16 anni con il fucile d'ordinanza da parte di un soldato alla fine del 2007, ad una fermata dell'autobus a Zurigo-Höngg. Per esaminare il potenziale pericolo dei coscritti vengono controllati casellari giudiziali e atti di polizia. Inoltre autorità, medici e psicologi possono segnalare sospetti in tal senso, anche senza l'accordo degli interessati.

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