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Cervello: bimbi bugiardi avranno buona intelligenza

(Keystone-ATS) TORONTO – Le bugie allungano il naso dei bimbi e fanno storcere quello di mamma e papà, ma hanno anche il loro lato positivo, sono segno di un’intelligenza in erba: infatti se un bimbo è in grado di formulare bugie che si reggano in piedi da sole, vuol dire che il piccolo ha già acquisito una buona dose di capacità mentali e cognitive, perché per elaborare e sostenere una frottola serve l’ingegno.
È quanto sostiene lo psicologo Kang Lee presso l’università di Toronto che ha condotto uno studio sulle bugie dei bambini riportato online dalla BBC e dalla stampa inglese.
Gli esperti canadesi hanno studiato 1200 “bambini” dai due ai 17 anni alle prese con le loro bugie. Essi avevano un giocattolo alle loro spalle e veniva detto loro di non voltarsi a guardarlo prima di uscire dalla propria stanza. Una videocamera nascosta li riprendeva per vedere se si voltavano o meno. Poi a ciascuno di loro è stato chiesto di dire se si fossero voltati a guardare il gioco o meno, e la risposta è stata confrontata con le riprese video per vedere chi ha detto la verità, chi no.
È emerso che circa un bimbo su cinque già a due anni inventa qualche frottola all’occorrenza e che a quattro anni è il 90% dei bambini a dire bugie. Il picco massimo dei nasi lunghi si registra invece a 12 anni. Infine a 16 anni la tendenza alla bugia (70%) va diminuendo.
Alcuni dei bambini più piccoli che hanno partecipato allo studio provano già a mentire, ma con risultati ancora maldestri, segno che non hanno ancora quelle capacità mentali che gli permettono di ideare una frottola che stia in piedi.
“Tutti i bambini dicono bugie – spiega la psicologa dello Sviluppo dell’Università Cattolica di Milano Paola Di Blasio, Direttore del Centro di Ricerca sulle dinamiche evolutive ed educative -. Lo fanno per difendersi o per aumentare la propria autostima o semplificarsi la vita, è una normale predisposizione del bambino” e non va vista con preoccupazione dai genitori, purché non diventi sistematica o associata ad altri comportamenti, come l’aggressività e l’oppositività” (cioè il dire sempre no, la disubbedienza continua).
Se poi ci si accorge che un bambino ha il naso lungo come Pinocchio perché sistematicamente inventa frottole, è importante che il genitore si rapporti al piccolo rassicurandolo, in modo che il bimbo si fidi a dire la verità senza paura eccessiva della reazione dei grandi ad essa.
Intanto, però, risulta evidente che se un bimbo è capace di mentire vuol dire che ha raggiunto già capacità mentali e cognitive elevate, con buona pace di mamma e papà. Saper ideare una menzogna significa che il bambino ha già acquisito la capacità di intuire le conseguenze della bugia che dirà e di prevedere le intenzioni della persona cui racconterà la frottola.

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