BERNA - L'iniziativa popolare "gioventù + musica", che chiede alla Confederazione d'incoraggiare la formazione musicale, va respinta perché viola la sovranità cantonale e non tiene conto degli sforzi sia federali che cantonali volti ad armonizzare questa disciplina a livello di scuole obbligatorie.
Tra coloro che hanno sostenuto questo testo - ha raccolto oltre 150 mila sottoscrizioni - figurano diversi musicisti, tra cui Stephan Eicher, Peter Reber e il ticinese Marco Zappa, come pure la presidente della Società per la musica popolare in Svizzera, Silvia Delorenzi-Schenkel. Il comitato interpartitico è presieduto dalla consigliera agli Stati Christine Egerszegi-Obrist (PLR/AG).
L'iniziativa vuole completare la Costituzione federale col principio che Confederazione e Cantoni sono tenuti a promuovere la formazione musicale. Inoltre, alla Confederazione verrebbe data la competenza di stabilire i principi fondamentali per l'insegnamento della musica nelle scuole.
Pur riconoscendo l'importanza della formazione musicale per bambini e giovani, indica una nota odierna del Dipartimento federale dell'interno (DFI), l'esecutivo giudica che il trasferimento di competenze alla Confederazione rappresenti "un'intromissione considerevole nella sovranità dei Cantoni in materia di formazione".
Il governo ricorda inoltre che i Cantoni sono impegnati a regolare principi fondamentali in materia di formazione a livello nazionale mediante il concordato HarmoS e l'elaborazione di programmi didattici linguistico-regionali. "L'approvazione dell'iniziativa popolare non terrebbe conto di questi sforzi", precisa il DFI.
Circa la promozione della musica in ambito extrascolastico, il Consiglio federale sostiene di disporre già delle basi costituzionali necessarie a questo proposito. Quest'aspetto dell'iniziativa è quindi superfluo, poiché già realizzato.