CF: protezione acque allentata in ordinanza dopo consultazione
Il Consiglio federale ha adottato oggi le ordinanze d'applicazione della legislazione sulla protezione delle acque. Tenendo conto delle riserve espresse durante la procedura di consultazione, il governo ha in parte annacquato il progetto iniziale.
Le ordinanze traducono le disposizioni delle revisioni della Legge sulla protezione delle acque (LPAc) e della Legge sull'energia (LEne) adottate nel dicembre 2009 ed entrate in vigore all'inizio di quest'anno. Le modifiche legislative erano state adottate quale controprogetto indiretto all'iniziativa "Acqua viva", poi ritirata dai promotori che avevano giudicato sufficienti le garanzie fornite dal parlamento.
Il nocciolo della revisione è costituito dall'obbligo di rinaturare le rive di 4000 dei 15000 chilometri di fiumi e laghi svizzeri che in passato hanno subito correzioni. Le disposizioni prevedono esplicitamente che la produzione idroelettrica non sarà ridotta.
La rivitalizzazione delle acque impiegherà generazioni per concretizzarsi e costerà almeno cinque miliardi di franchi. Il finanziamento è assicurato da una tassa di 0,1 centesimi per kWh, che dovrebbe generare un gettito di un miliardo in 20 anni.
Rispetto al progetto iniziale il Consiglio federale, tenendo conto delle critiche sollevate durante la procedura di consultazione, ha redatto un'ordinanza meno restrittiva.