CF: terrorismo, Isis e al-Qaida vietati per legge
Al-Qaida, lo "Stato islamico" e le organizzazioni associate rappresentano tuttora una minaccia per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera e per la comunità internazionale e per questo motivo il divieto delle loro attività va prolungato oltre il 2014. È quanto pensa il Consiglio federale che ha adottato oggi una legge urgente in materia su cui il parlamento dovrà esprimersi in dicembre, durante la sessione invernale. La normativa prevede 5 anni di carcere o una multa per chi contravviene alle disposizioni incluse nella legge.
Il 5 novembre, il Consiglio federale aveva incaricato il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), di presentare un progetto di legge federale e il relativo messaggio che sostituisse l'ordinanza dell'8 ottobre scorso che vietava in Svizzera il gruppo jihadista "Stato Islamico".
L'ordinanza è valida sei mesi. Poiché sia lo "Stato islamico" che Al-Qaida rappresentano tuttora un pericolo, il governo ha deciso di adottare una legge la cui validità vada oltre il 2014.
Il progetto di normativa urgente corrisponde in gran parte all'ordinanza: sono quindi proibite tutte le attività di queste organizzazioni in Svizzera e all'estero nonché qualsiasi azione volta a sostenerle a livello di materiale o di effettivi, quali attività di propaganda, di raccolta o di proselitismo.
Nel quadro della nuova legge, anche l'inosservanza del divieto del gruppo Al-Qaida sottostà alla giurisdizione federale ed è punita con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria, sempre che non siano applicabili disposizioni penali più severe.