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Cina: abolito divieto ingresso per malati Aids

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 aprile 2010 - 07:22
(Keystone-ATS)

PECHINO - La Cina ha tolto il divieto di ingresso nel Paese per i malati di Hiv/Aids, correggendo una politica che era stata fortemente criticata l'anno scorso quando fu negato il visto allo scrittore australiano sieropositivo Robert Dessaix.
La decisione, annunciata da tempo, è stata formalizzata oggi dal Consiglio di Stato, il governo cinese. Secondo la nuova formulazione della legge, l'ingresso rimane vietato per gli stranieri "con serie malattie psichiatriche, la tubercolosi polmonare infettiva o altre malattie infettive che possono costituire un grave pericolo per la salute pubblica".
L'Hiv/Aids non è esplicitamente escluso ma un funzionario governativo ha dichiarato al giornale "Legal Daily" che la limitazione all'ingresso degli stranieri sieropositivi "ha giocato un ruolo estremamente limitato nel lavoro di controllo e di prevenzione di questa malattia". "Al contrario, - ha aggiunto - è diventato in varie occasione un ostacolo all'organizzazione di eventi internazionali". In Cina, secondo il ministero della sanità, ci sono 920 mila sieropositivi 112 mila dei quali sono malati di Aids.

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