CN: la sorveglianza MPC resta nelle mani del CF
BERNA - Il Consiglio nazionale, con 95 voti contro 82, ha deciso stamani che la sorveglianza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) deve restare nelle mani del Consiglio federale, che continuerebbe pure a nominare il procuratore generale della Confederazione. La Camera del popolo ha dunque respinto il progetto del Consiglio degli Stati che, nell'intento di garantirne l'indipendenza del MPC, voleva attribuire questa competenza al parlamento.
UDC, PBD, PPD e qualche deputato della sinistra si sono opposti a questo modello, sostenendo con ciò il progetto lanciato a suo tempo dall'ex consigliere federale Christoph Blocher, secondo cui la competenza deve restare nelle mani del governo. Il problema della sorveglianza del MPC era stata rilanciata nel 2007, in seguito alla vicenda che aveva opposto l'ex ministro di giustizia e polizia Blocher all'ex procuratore Valentin Roschacher.
Il Consiglio federale propone che il governo continui a nominare il procuratore generale e a esercitare da solo la sorveglianza del MPC. Attualmente, il suo controllo è suddiviso tra Dipartimento federale di giustizia e polizia (controllo amministrativo) e il Tribunale penale federale (controllo giudiziario).
Questo modello ha il vantaggio d'essere semplice e chiaro. Di conseguenza non vi è bisogno di lanciarsi in un sistema totalmente inedito, che potrebbe politicizzare la sorveglianza del MPC e mettere a repentaglio la separazione dei poteri, ha criticato Luzi Stamm (UDC/AG).
La stragrande maggioranza della sinistra, unitamente al PLR, hanno invece votato per la versione riveduta e corretta dal Consiglio degli Stati, secondo la quale spetterebbe all'Assemblea federale eleggere il procuratore generale della Confederazione. Questo modo di procedere permetterebbe di garantire l'indipendenza del MPC.
Le Camere riunite sarebbero chiamate anche a eleggere l'autorità di sorveglianza del Ministero pubblico. Quest'organo sarebbe composto di un giudice del Tribunale federale, di uno del Tribunale penale federale, di due avvocati iscritti all'albo e di tre specialisti che non appartengono a un tribunale federale e non iscritti in un registro cantonale degli avvocati.
Nelle sue competenze il MPC assomiglia sempre più alle procure cantonali. Nei cantoni, la designazione del procuratore spetta al legislativo o al popolo, ha ricordato inutilmente Yves Nidegger (UDC/GE) a nome della commissione.