Compie 30 anni Convenzione di Berna per proteggere natura selvatica
BERNA - Da 30 anni la Convenzione di Berna si impegna per la salvaguardia della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa. Per sottolineare l'anniversario, da oggi, fino a giovedì, si riunisce nella città federale il comitato permanente del trattato.
Diciotto stati del consiglio d'Europa firmarono la convenzione il 19 settembre 1979 nel "Rathaus" di Berna. Il trattato entrò in vigore il primo giugno 1982. Oggi i firmatari sono quarantacinque, quasi tutti i paesi del Consiglio d'Europa più Burkina Faso, Marocco, Tunisia e Senegal.
Nel suo discorso d'apertura dei festeggiamenti, il ministro dell'ambiente Moritz Leuenberger ha lodato l'importanza della Convenzione affermando che "l'esistenza sarebbe meno bella senza un volo di rondine, un prato pieno di salvia e erba crocetta, o lo sguardo di un lupo nel bosco".
Il consigliere federale ha dunque esplicitamente fatto riferimento agli oppositori del ritorno del predatore. Il consigliere nazionale Oskar Freysinger (VS/UDC) a fine settembre ha infatti presentato una mozione parlamentare, firmata da 80 deputati, che chiede al governo di denunciare la convenzione, proprio per poter sopprimere più facilmente i lupi che uccidono il bestiame.
Leuenberger ha riconosciuto che gli animali selvaggi "non sono giocattoli innocui". Lo zurighese ha tuttavia sostenuto che la protezione delle specie è di vitale importanza: "ognuno ha un ruolo determinante nell'equilibrio del nostro pianeta". Il consigliere federale ha citato l'esempio della reintroduzione della lince che ha permesso di ridurre i danni alle foreste causati dai cervi.