Conclusa esercitazione Rete integrata Svizzera, lacune
Si è conclusa oggi l'esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza 2014, iniziata il 3 novembre e alla quale hanno partecipato i 26 Cantoni, alcuni uffici dei sette Dipartimenti federali, l'esercito, gli organi cantonali di crisi e l'economia privata. I primi giudizi sono di cauta soddisfazione, ma bisognerà attendere il rapporto dettagliato entro maggio 2015, indica il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Sono emerse lacune, ha rilevato il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi.
L'esercitazione era incentrata su una complessa situazione d'emergenza causata dallo scenario "Pandemia e penuria di energia elettrica". Tale scenario ha messo alla prova sia la collaborazione tra i partner della Rete integrata che i processi per la gestione delle crisi. Sono stati coinvolti anche organismi terzi quali la grande distribuzione e i gestori di reti (strade, ferrovie, telecomunicazioni, energia).
È infatti fondamentale - ricorda il DDPS - che in caso di crisi la capacità di agire della società, delle autorità e dell'economia possa essere ristabilita il più rapidamente possibile. L'esercitazione ha mostrato che le autorità federali e cantonali sono soltanto in parte pronte ad affrontare situazioni di crisi; è emerso che le forze armate hanno bisogno di più personale, secondo una prima valutazione fatta a Lucerna dal capo dell'esercito André Blattmann. A suo parere bisognerebbe introdurre un sistema di mobilitazione generale e le forze armate dovrebbero venir impiegate più rapidamente.
Norman Gobbi, presente in qualità di delegato della Rete nazionale, ha rilevato che l'esercitazione ha mostrato lacune e problematiche che ora gli Stati maggiori di crisi dovranno analizzare.