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Consiglio degli Stati: assegni familiari a tutti gli indipendenti

(Keystone-ATS) Gli assegni familiari andrebbero estesi a tutti i lavoratori indipendenti. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati per 22 voti a 20, adottando un’idea sostenuta da un’iniziativa parlamentare dell’ex consigliere nazionale Hugo fasel (PCS/FR) già approvata dal Nazionale. Il dossier torna alla camera del popolo per alcune divergenze.

La decisione odierna giunge al termine di un iter sofferto, dal momento che in passato la maggioranza dei “senatori” si è sempre mostrata scettica nei confronti di un progetto considerato indigesto. In particolare, la destra voleva rimanere fedele al “compromesso” del 2006, quando gli Stati avevano stralciato dal progetto di armonizzazione a livello federale degli assegni familiari l’idea di accordare un aiuto a tutti gli indipendenti, come previsto da alcuni cantoni.

Il testo messo a punto dalla commissione preparatoria degli Stati, e discusso oggi in aula, si differenzia da quello del Nazionale su due punti. In particolare, la maggioranza della commissione voleva che gli agricoltori venissero trattati alla stregua degli altri indipendenti e dunque chiamati alla cassa. Attualmente, i contributi sono assunti nella misura dei due terzi dalla Confederazione e di un terzo dai Cantoni. Per far ingoiare il boccone amaro, la commissione proponeva che i 90 milioni di franchi così risparmiati dalla Confederazione venissero attribuiti al settore agricolo.

Durante il dibattito, tuttavia, questa idea è stata respinta per 26 voti a 16. La maggioranza ha rinfacciato ai sostenitori di questa proposta – in passato tra gli avversari dell’iniziativa Fasel – di voler semplicemente silurare l’intero progetto.

Diversamente dal Nazionale, la Camera dei cantoni ha poi deciso di porre un limite ai contributi degli indipendenti: si dovrebbero versare fino a un limite di reddito di circa 126’000 franchi. Per la camera del popolo, i cantoni dovrebbero invece essere liberi di stabilire o meno limiti di reddito.

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