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Continuano le proteste nei paesi arabi

(Keystone-ATS) Sono continuate anche oggi le manifestazioni di protesta nei paesi arabi. La situazione più critica è in Libia, ma morti sono segnalati anche in Tunisia. Ecco la mappa delle rivolte dal Marocco al Golfo.

– LIBIA: Spari in serata a Tripoli dopo una giornata di calma tesa. Mercenari al soldo del regime, elitrasportati a Misurata (terza città della Libia), aprono il fuoco sui manifestanti che stavano andando ai funerali delle vittime dei combattimenti di ieri. Spari su manifestanti anche vicino a Sabrata a ovest della capitale. Il figlio di Gheddafi Seif al Islam interviene di nuovo per dire che è possibile la guerra civile e che il paese è tranquillo al 75 per cento. Continua la fuga degli stranieri, solo in Tunisia via terra ne sono arrivati 38.000. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu raggiunge un accordo sulle prime sanzioni contro la Libia. La Gran Bretagna sospende “temporaneamente” le attività della sua ambasciata.

– EGITTO: Si riaccendono tensioni tra militari e manifestanti. Con un’imprevista inversione di tendenza rispetto ai giorni precedenti, quando si limitava a proteggere i manifestanti o al massimo a convincerli a parole ad allontanarsi, la notte scorsa la polizia militare ha sparato proiettili veri in aria e picchiato con manganelli e bastoni elettrici persone che erano rimaste fino a tardi in piazza Tahrir per chiedere le dimissioni del primo ministro, il generale Ahmed Shafiq, e la sostituzione del governo in carica con un governo di tecnocrati.Proposta modifica costituzionale per riduzione da 6 a 4 anni di mandato presidenziale e possibilità di rielezione soltanto per due volte.

– TUNISIA: Torna la tensione a Tunisi. Violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Una bombola di gas liquido è stata fatta esplodere dinnanzi all’hotel El-Hana, in Avenue Bourguiba. Secondo testimoni, vi sarebbero tre morti. Manifestanti chiedono le dimissioni del governo di transizione guidato da Mohammed Ghannouchi, per 11 anni anche premier di Ben Ali.

– ALGERIA: Tensioni fra manifestanti anti e pro Bouteflika sulla Piazza dei Martiri ad Algeri. Una cinquantina di giovanissimi sostenitori del capo dello Stato hanno lanciato pietre contro gli oppositori, che sono alcune decine.

– MAROCCO: Poco più di mille persone, circondate da un massiccio dispositivo di sicurezza, hanno manifestato oggi a Casablanca per chiedere “riforme politiche e una nuova Costituzione”.

– YEMEN: I capi di alcune importanti tribù yemenite, fra cui gli Hashed e i Baqil, si uniscono alle proteste contro il presidente Ali Abdallah Saleh, nel corso di un megaraduno a nord di Sanaa. Almeno tre morti nel sud, a Aden, dove si sono consumate vere e proprie scene di guerra.

– IRAQ: L’ayatollah Ali Sistani, leader spirituale della comunità sciita, chiede l’eliminazione dei privilegi che si sono concessi i politici, all’indomani della “la giornata della collera” contro il governo a cui hanno partecipato migliaia di iracheni e nella quale sono morte 16 persone.

– BAHREIN: Non si placano le proteste anti-governative. Migliaia di dimostranti sciiti hanno accolto oggi il ritorno in patria di uno dei loro leader più radicali, sfilando dalla centrale piazza della Perla di Manama, cuore della mobilitazione delle ultime due settimane. I manifestanti hanno marciato verso l’ex ufficio del premier, in carica da 40 anni e considerato uno dei simboli del potere della dinastia sunnita degli al-Khalifa, che guida l’arcipelago del Golfo da oltre due secoli.

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