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Dente rotto per un'oliva, assicurazione paga

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 maggio 2011 - 13:17
(Keystone-ATS)

Il Tribunale federale ha condannato una compagnia di assicurazione a coprire la fattura del dentista di una donna che si era rotta un dente mangiando un pane alle olive da lei stessa impastato, dopo aver acquistato alla Migros un sacchetto di olive snocciolate.

Il tribunale cantonale di Friburgo aveva stabilito che si era trattato di incidente: sebbene non si possa completamente escludere un nocciolo in un sacchetto di quel tipo, la sua presenza supera chiaramente la situazione abituale. L'assicuratore aveva però ricorso a Losanna, facendo fra l'altro presente che la confezione rendeva attento l'acquirente sulla possibile presenza di noccioli.

Il TF si è tuttavia schierato in difesa del consumatore: l'esperienza insegna che in linea di principio un sacchetto di quel tipo è esente da corpi estranei. L'avvertimento di per sé non è decisivo: lo sarebbe stato se fosse stato messo sufficientemente in evidenza, sia attraverso il suo posizionamento, sia ricorrendo a un carattere grande.

La compagnia assicurativa dovrà così prendersi carico dell'onorario del dentista, delle spese giudiziarie e dei costi legali della sua cliente.

(sentenza 9C_985/2010 del 20 aprile 2011)

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