Egitto: capo partito Fratellanza, accordo per comitato
Il gran imam di al Azhar, principale istituzione sunnita, Ahmed el Tayyeb ha riunito esponenti delle forze politiche al potere e di opposizione in Egitto "per esaminare come uscire la crisi attuale". Al termine dell'incontro, il capo del partito del Fratelli Musulmani, Saad el Katatni, ha detto che le parti hanno raggiunto un accordo per formare un comitato che metta a punto "le basi, le garanzie e l'agenda" del dialogo nazionale.
Si tratta della prima riunione nella quale esponenti del partito al potere della Fratellanza e dell'opposizione si sono incontrati dall'inizio dell'ondata di violenze dilagata in occasione del secondo anniversario della rivoluzione. Vi hanno partecipato i tre leader del Fronte di Salvezza Nazionale Mohamed el Baradei, Hamdin Sabahi e Amr Mussa, il capo del partito dei Fratelli Musulmani, Giustizia e Libertà, Saad el Katatni, esponenti di altre formazioni islamiche, liberali e laiche e della chiesa copta.
In precedenza, il gran imam aveva affermato che "occorre condannare la violenza in tutte le sue forme da qualsiasi parte venga" e che la sorte del paese è legata al rispetto delle legge ed è "responsabilità dei suoi dirigenti e di chi governa imporre questi principi". El Tayyeb ha fatto appello al dialogo nazionale, al quale devono partecipare tutte le forze politiche, perché "è l'unico mezzo per risolvere i problemi".
"L'obiettivo di questa riunione era mettere fine allo spargimento di sangue. L'appello al dialogo è uscito dalla riunione grazie alla volontà di tutte le parti" ha detto il cyberattivista Wael Ghonim, al termine della riunione durante la quale tutte le parti hanno espresso il loro sostegno a manifestazioni pacifiche e la condanna per tutte le forme di violenza.
Il rappresentante di al Azhar, Ashfraf Haddad, ha affermato che "la rivoluzione ha avuto successo grazie al suo carattere pacifico". "È convinzione di tutti che le violenze sia venuta da parti esterne che vogliono danneggiare la rivoluzione", ha detto.