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Fallito rimpatrio forzato di due turchi, aereo ritorna a Kloten

(Keystone-ATS) BERNA – Un mese dopo la Gambia, la Turchia a sua volta non ha accordato il permesso di atterrare ad un aereo organizzato dalla Svizzera per il rimpatrio forzato di stranieri.
Il velivolo, della compagnia slovena Adria Airways, ha fatto scalo il 31 agosto a Pristina lasciandovi cinque kosovari, ma poi è rientrato a Zurigo con due turchi a bordo senza poter raggiungere la destinazione finale, Istanbul, ha indicato oggi all’ATS il portavoce dell’ufficio federale della migrazione (UFM), Jonas Montani, confermando una notizia della “NZZ am Sonntag”.
Secondo l’UFM se l’apparecchio ha decollato da Kloten senza avere il permesso formale di atterrare ad Istanbul è perché “è pratica corrente che il via libera venga dato all’ultimo momento”. Rimangono ancora da chiarire i motivi per cui la Turchia non ha dato il nullaosta al rimpatrio.
Montani non è stato in grado di indicare cosa avverrà dei due turchi riportati in Svizzera, con un’operazione che in totale è costata 39’000 franchi.
I rinvii coatti, interrotti il 17 marzo dopo la morte di un nigeriano a Zurigo, sono ripresi alla fine di luglio. Già il primo volo speciale, del 28 luglio, si è però rivelato un fiasco. Dei sei candidati all’asilo africani costretti al rimpatrio solo uno è giunto a destinazione, in Mali. Per gli altri cinque le autorità della Gambia hanno negato il permesso di atterraggio.

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