FFS: negoziati salariali falliti, si va al Tribunale arbitrale
BERNA - Sono falliti i negoziati salariali fra le FFS e i sindacati per il 2010: l'offerta dell'ex regìa federale di aumentare la massa salariale dello 0,8% non è stata accettata dalle organizzazioni dei lavoratori che chiedevano l'1,9%. I sindacati hanno ora deciso di rivolgersi al Tribunale arbitrale.
Le trattative si sono arenate questa settimana dopo tre round negoziali, hanno comunicato oggi in due note distinte le Ferrovie e le varie associazioni del personale.
Le FFS hanno dichiarato di essere "molto dispiaciute che i sindacati abbiano interrotto le trattative e che una soluzione negoziata non possa essere presa in considerazione". L'ex regìa federale ha bocciato la proposta dei rappresentanti dei lavoratori, sottolineando la difficile situazione economica e finanziaria, nonché gli sforzi per il risanamento della cassa pensioni.
Dal canto loro i sindacati hanno precisato di aver fatto nuove concessioni, riducendo considerevolmente le proprie rivendicazioni. Ma visto "lo scarto colossale tra le parti", hanno alla fine preferito ricorrere al Tribunale arbitrale, come previsto dal contratto collettivo di lavoro (CCL).
La delegazione sindacale presente al tavolo delle trattative salariali era rappresentata dal Sindacato del personale dei trasporti (SEV), dal Sindacato cristiano dei servizi pubblici (transfair), dal Sindacato dei macchinisti e aspiranti (VSLF) e dai quadri del trasporto pubblico (ACTP).
Il Tribunale arbitrale - composto di cinque rappresentanti delle FFS e cinque dei sindacati, nonché da un presidente designato dalle due parti - dovrebbe comunicare la sua decisione entro il mese di marzo.