Finanziamento imprese svizzere è stabile, lo rileva indagine SECO
BERNA - Il sistema di finanziamento delle imprese elvetiche rimane stabile: stando a un'inchiesta effettuata nel mese di ottobre 2009 presso 551 aziende la situazione è rimasta praticamente invariata rispetto a un analogo rilevamento di aprile. Il quadro generale riguardo alla congiuntura e all'accesso ai finanziamenti è lievemente migliorato, sebbene il numero di società che hanno riscontrato delle difficoltà per accedere ai crediti sia leggermente aumentato.
L'indagine telefonica - commissionata dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) in collaborazione con l'Unione svizzera delle arti e mestieri, economiesuisse e l'Associazione svizzera dei banchieri - voleva fare il punto sulla situazione alla luce della crisi, spiega la SECO in un comunicato odierno.
Tutte le aziende del gruppo campione disponevano di una relazione bancaria al momento del sondaggio principale svolto in aprile: sei mesi dopo l'8% non l'aveva più. Si trattava in questi casi principalmente di imprese molto piccole che hanno trovato altri metodi di finanziamento. Solo in un caso su dieci si è verificato un ritiro del credito da parte dell'istituto bancario.
Nel corso degli ultimi sei mesi, le necessità di finanziamento delle PMI sono aumentate del 18%. Questa cifra è pero leggermente inferiore ai sei mesi precedenti (23%). L'andamento generale rivela però un considerevole aumento delle necessità di finanziamento delle imprese che sono composte solo dal fondatore (47% rispetto al 28% in aprile).
Delle aziende che recentemente hanno avuto bisogno di fondi esterni, il 72% ha ottenuto una parte o la totalità dei crediti richiesti, il 9% si è visto opporre un rifiuto e il 16% ha rinunciato alla richiesta di crediti presso una banca o un istituto finanziario. La percentuale di rifiuti di finanziamento dalle banche è leggermente aumentata. Nella maggior parte dei casi, tali opposizioni riguardano aziende che sono composte solo dal fondatore oppure da aziende che presentano un calo del fatturato.
Il 49% (68% in aprile) necessita del finanziamento richiesto per lo sviluppo e per gli investimenti, il 34% (26% in aprile) per la liquidità, in questo caso spesso a causa di pagamenti arretrati di clienti oppure del fallimento dei debitori.
Il 28% delle aziende ritiene che l'accesso ai finanziamenti sia diventato più difficile (45% in aprile). Se le imprese vengono però interrogate sulle loro esperienze dirette negli ultimi mesi, il 35% afferma di avere constatato degli inasprimenti (28% in aprile).
Il 31% delle società osserva un aumento del fatturato negli ultimi sei mesi (22% in aprile). Il 25% delle PMI ha però rivisto al ribasso le previsioni di fatturato per i prossimi due o tre anni, il 10% invece al rialzo.