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Fisco: Tremonti, basta accordi con Svizzera contro norme Ue

(Keystone-ATS) BRUXELLES – Alla vigilia della visita in Italia del consigliere federale Johann Schneider-Ammann il ministro italiano dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti torna ad alzare i toni con la Confederazione: il fatto che “molti paesi continuino a stipulare trattati bilaterali con la Svizzera contro lo spirito della direttiva europea” sulla tassazione dei redditi da risparmio è “inaccettabile”, ha affermato l’esponente del governo di Silvio Berlusconi intervenendo all’Ecofin di Bruxelles durante il dibattito pubblico.
“Se non sarà trovata una risposta più concreta” a questo problema, “non ci potrà essere l’unanimità” necessaria perché la direttiva Ue venga approvata, ha avvertito Tremonti. Data la maggiore mobilità dei contribuenti e il volume crescente delle transazioni transfrontaliere, la direttiva Ue in discussione cerca di rispondere alle crescenti necessità dei paesi membri di prestarsi mutua assistenza, soprattutto in materia di scambio di informazioni, per meglio permettere loro di valutare le tasse da riscuotere. Non era comunque attesa per oggi una decisione finale sul testo Ue relativo alla cooperazione amministrativa nell’ambito della fiscalità diretta, in programma invece per il prossimo Ecofin previsto il 7 dicembre.
Tremonti ha comunque insistito sul tema: gli accordi come quelli che Berlino e Londra vogliono negoziare con Berna devono essere esaminati in dettaglio. Il ministro italiano promotore di numerosi “scudi fiscali” – i condoni fortemente discussi in patria e all’estero – ha detto di dubitare che le intese che si vanno delineando possano essere compatibili con lo spirito e i contenuti della direttiva comunitaria. Tanto più che in tal modo si distrugge un “approccio comune” al problema.
La presidenza belga dell’Ecofin e la Commissione Ue si sono da parte loro impegnate a venire incontro alle richieste di Tremonti. “È stato chiesto al commissario al fisco Algirdas Semeta di preparare una risposta a Tremonti”, ha detto il ministro delle finanze belga, Didier Reynders, presidente di turno dell’Ecofin. “Ci saranno due nuove proposte presentate a dicembre – ha spiegato – e anche l’Italia sarà rassicurata per quel che riguarda le sue preoccupazioni”.

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