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Franco forte: sindacati prudenti e economiesuisse soddisfatta

(Keystone-ATS) “Le misure governative a sostegno dell’economia “sono solo una goccia nell’Oceano”, ha affermato l’economista capo dell’Unione sindacale svizzera (USS), Daniel Lampart. Considerato che le casse pensioni da sole hanno registrato perdite contabili di oltre 50 miliardi dalla fine del 2009, il denaro andrebbe iniettato proprio qui, ha aggiunto.

Dal canto suo, la confederazione sindacale Travail.Suisse giudica con meno durezza le decisioni del Consiglio federale e si aspetta misure rapide e mirate sulle imprese toccate dalla crisi. Respinge per contro riduzioni generalizzate di imposte e di oneri sociali.

Per economiesuisse, i provvedimenti presi dal governo vanno invece nella giusta direzione. I 2 miliardi di franchi annunciati sono “accettabili e finanziariamente sopportabili”, ha dichiarato il suo direttore Pascal Gentinetta. Economiesuisse approva inoltre gli sforzi del Consiglio federale per evitare una bolla immobiliare.

Da parte sua, l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) si è mostrata più critica e ha denunciato la somma di 2 miliardi di franchi. In una nota, l’associazione delle piccole e medie imprese ritiene che le misure prese dal Consiglio federale costituiscano un abbandono di una politica fiscale ragionevole e il ritorno a una politica statalista.

Svizzera Turismo, cantoni e associazioni dei consumatori hanno invece accolto positivamente il piano d’azione governativo. Anche se le misure per attenuare gli effetti della forza del franco non sono ancora state fissate nei particolari, tutti concordano che i provvedimenti dovranno avere un effetto in tempi rapidi.

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