Grecia: migliaia protestano nell'inferno carcerario
ATENE - Migliaia di detenuti greci sono in sciopero della fame da tre giorni in una decina di carceri per denunciare le condizioni in cui sono costretti a vivere e per chiedere una riforma del sistema penitenziario. Una protesta che si estende e che rappresenta una nuova sfida per il governo Papandreou in un momento di crescenti tensioni sociali.
Lo sciopero, secondo fonti ufficiali, è in sette prigioni: Patrasso, Korydallos ad Atene, Ioannina, Komotini, Gravena, Malandrino e nel carcere femminile di Tebe. Ma secondo fonti indipendenti, le proteste riguardano anche Domokos, Volos e Chania. In tutto sono almeno 3.500 i detenuti che rifiutano di alimentarsi, 1.400 nel solo mega-cercere di Korydallos.
La protesta coincide con il primo anniversario del grande sciopero della fame che nel novembre dello scorso anno coinvolse una ventina di prigioni e quasi 10.000 detenuti che per due settimane rifiutarono il cibo, portando alla morte di uno di loro. Ed ha lo scopo, secondo l"Iniziativa', di denunciare che nessuno degli impegni presi dall'allora esecutivo di centrodestra, e che avevano permesso di sospendere la protesta sono stati mantenuti, e anzi le condizioni sono peggiorate.