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Helsana torna nelle cifre nere nel 2010

(Keystone-ATS) Dopo due anni di perdite Helsana è tornata nelle cifre nere nel 2010. Il maggiore assicuratore malattia svizzero ha realizzato un utile netto di 84 milioni di franchi, contro un rosso di 58 milioni l’anno precedente.

Il buon risultato è da attribuire a miglioramenti operativi ed eccellenti proventi da investimenti, spiega la società in una nota diffusa oggi. Tutte le filiali (Helsana, Progrès, sansan, avanex e maxi.ch) soddisfano di nuovo i requisiti legali in termini di riserve minime. Nel complesso il capitale proprio del gruppo ammontava a 840 milioni di franchi, contro 758 milioni in precedenza. Rispetto ai premi, la quota di capitale proprio è salita dal 13,8 al 15,2%.

“Nel 2010 siamo riusciti a invertire la rotta dal punto di vista finanziario”, afferma il presidente della direzione Daniel H. Schmutz, citato nella nota. Poiché l’assicuratore dispone nuovamente delle riserve necessarie, è possibile “una politica in materia di premi sana e credibile”.

I premi incassati sono saliti dello 0,5% a 5,51 miliardi di franchi. Per contro i costi delle prestazioni hanno fatto segnare un’evoluzione complessivamente stabile uguagliando i 5,14 miliardi di franchi dell’anno precedente. Ciò va tuttavia ricondotto alla perdita di clienti tra il 2009 e il 2010 e non a un ristagno dei costi sanitari. Pro capite le uscite hanno registrato un andamento comparabile a quello degli anni passati, afferma il gruppo.

Nell’assicurazione obbligatoria i premi sono rimasti praticamente invariati al livello dell’anno precedente attestandosi a 3,8 miliardi di franchi, mentre le assicurazioni integrative (LCA) e i rami dell’indennità giornaliera di malattia e degli infortuni sono cresciuti lievemente.

Nel segmento dei clienti privati, il gruppo Helsana assicura quasi 1,9 milioni di persone, in quello dei clienti aziendali circa 55’000 aziende e associazioni (con oltre 700’000 assicurati).

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