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Ikea sotto tiro, sveglie-bomba in Belgio, Francia, Olanda

(Keystone-ATS) Ikea sotto tiro: rudimentali sveglie-bomba, realizzate usando grossi petardi, sono esplose in tre magazzini di Belgio, Olanda e Francia.

Gli ordigni artigianali sono stati usati, ieri sera, più o meno con le stesse modalità, a Gand in Belgio e a Lille in Francia dove sono stati sistemati sotto alcuni pallet. In Olanda, a Eindhoven, il congegno è stato invece depositato dentro una pattumiera. Tanto rumore, ma nessun danno, se si escludono i fastidi all’udito riportati da un dipendente e da una guardia addetta alla sicurezza nel punto vendita belga.

Nessuna rivendicazione è arrivata dopo le esplosioni e il gigante dei mobili low cost da Stoccolma, oggi, ha teso a ridimensionare l’accaduto. Detonazioni provocate da “piccoli fuochi d’artificio”, ha tagliato corto la portavoce Charlotte Lindgren. “Non abbiamo ricevuto alcuna minaccia”, ha aggiunto, i negozi in tutta Europa hanno aperto i battenti regolarmente.

La procura di Gand, che ha aperto un’inchiesta, ha spiegato che la detonazione, con due scoppi a distanza ravvicinata verso le 18 di ieri, è stata provocata da due sveglie esplosive. Il magazzino è stato evacuato per precauzione e oggi la polizia federale belga ha compiuto delle perquisizioni con esisto negativo negli altri punti vendita.

Anche nel magazzino Ikea di Lomme, un comune della cintura di Lille, si sono verificate due esplosioni, più o meno alla stessa ora di quelle avvertite in Belgio. I congegni erano stati sistemati sotto pallet nel reparto utensili da cucina e in quello delle stoviglie. Sul posto sono subito intervenuti gli artificieri, ma il punto vendita non è stato chiuso.

Magazzino evacuato per precauzione, ma nessun danno, anche a Eindhoven in Olanda. Dopo l’esplosione avvenuta in una pattumiera in prossimità di un ingresso, la polizia è intervenuta e per precauzione ha fatto brillare anche un pacco sospetto, anch’esso collocato ad uno degli ingressi.

A più riprese in Olanda, magazzini Ikea sono stati presi di mira. Ad Amsterdam, nel 2009, furono arrestate sette persone accusate di aver provocato un allarme bomba e alcuni anni prima due negozi avevano subito ricatti da due uomini che intendevano estorcere denaro al gruppo.

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