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Italia: caso Sarah, omicidio "azione preordinata"

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 - 14:48
(Keystone-ATS)

TARANTO - Sarah Scazzi è stata "uccisa nella cantina del garage con una corda": un reato che si è compiuto "in tre momenti". Lo scrive il giudice delle indagini preliminari di Taranto nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Sabrina Misseri, cugina della vittima.
Secondo il Gip vi è "la volontà di realizzare l'evento delittuoso, la consapevolezza di tutti i concorrenti" e "la coscienza e la volontà di contribuire al verificarsi del reato". Per il giudice Rosati, dunque, l'omicidio di Sarah è stata "un'azione preordinata più grave di quella programmata".
Quella di Sabrina Misseri è stata inoltre una "azione cruenta, protrattasi per lungo tempo fino a che Sarah non è caduta al suolo". Sabrina, prosegue il Gip, "l'ha tenuta ferma impedendole di muoversi". Si tratta, conclude, "di un deciso contributo agevolatore dell'evento delittuoso".

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