Italia: controlli fiscali su 4'000 lombardi, pochi in Svizzera
MILANO - Oltre quattromila lombardi residenti in Paesi catalogati dall'Italia come 'paradisi fiscali' - tra cui meno di un centinaio in Svizzera - stanno ricevendo una lettera dall'Agenzia dell'entrate che ricorda gli adempimenti fiscali e li avvisa dell'avvio di una valutazione sulla loro posizione: di questi, oltre 400 subiranno controlli 'personali' a breve.
Sono dati della direzione lombarda dell'Agenzia delle entrate, che ha utilizzato i registri degli italiani residenti all'estero per stilare una classifica delle residenze più scelte dai lombardi nei cosiddetti 'paradisi fiscali'.
La prima meta è il Principato di Monaco, con 942 persone (di questi quasi 600 sono milanesi) che prima abitavano in Lombardia e che ora ufficialmente risiedono nel Principato. Seguono l'Uruguay (612) e, un po' a sorpresa, Ecuador ed Emirati Arabi Uniti, rispettivamente con 477 e 437 residenti. Relativamente pochi i lombardi a San Marino (174), così come in Svizzera, sotto il centinaio, mete più dei capitali che delle persone fisiche.
"Le nostre analisi" - spiega Carlo Palumbo, direttore regionale dell'Agenzia delle entrate, in una conferenza stampa sulla lotta ai 'paradisi fiscali' - "evidenziano che molti lombardi sono all'estero per i più svariati motivi: solo il 10% lo riteniamo pericoloso fiscalmente" e da sottoporre ai controlli incrociati che presto inizieranno.