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Italia: Napolitano sceglie Letta, no alternative a successo

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 aprile 2013 - 15:13
(Keystone-ATS)

"Nessuna alternativa al successo" del tentativo di Enrico Letta. Questa è la convinzione di Giorgio Napolitano che ha scelto un po' a sorpresa di dare l'incarico di formare un inedito governo d'intesa con il Popolo della libertà (Pdl) all'"enfant prodige" del Partito democratico (Pd).

Letta, 47 anni ad agosto, è stato preferito al più esperto Giuliano Amato perché permette un maggior collegamento con la voglia di cambiamento del Paese e una più salda tenuta del Pd in vista del voto di fiducia. Sarà "un governo di servizio al Paese", ha infatti spiegato il leader democratico dal Quirinale, la sede del capo dello Stato italiano.

Il capo dello Stato dopo una notte di riflessione si è premurato di spiegare al Paese di aver scelto Letta "in assoluta autonomia" e che "dai partiti già predisposti a collaborare non ci sono state pregiudiziali sul nome". Ma è cosa nota che Giuliano Amato resta inviso alla Lega e a parte del Pd.

Ciò premesso, Napolitano ha alternato anche oggi il bastone alla carota: ha prima sparso ottimismo sulla riuscita del tentativo di Enrico Letta e ha poi fatto intendere che non è per nulla intenzionato a fare ulteriori tentativi in casi di fallimento. Il presidente, in un breve discorso ai giornalisti, ha assicurato di essere "sereno e soddisfatto" e ha puntigliosamente spiegato la bontà del profilo di Enrico Letta.

Ma subito dopo ha richiamato le forze politiche a riporre le sciabole e ad aprire una stagione nuova, senza la quale c'è il baratro. "È essenziale in questa fase nella quale ci sono ancora ricadute polemiche di stagioni precedenti che si affermi un clima di massimo rispetto reciproco tra le forze politiche impegnate a collaborare alle formazione del governo", ha scandito Napolitano subito dopo l'uscita di Letta dal Quirinale.

Ora che si è aperta "la strada alla formazione del governo di cui ha urgente bisogno il paese", non bisogna abbandonarla. Secondo il presidente infatti "questa è la sola prospettiva possibile: una larga convergenza tra le forze politiche che possono assicurare la maggioranza" a un esecutivo di larghe intese.

La situazione è grave e il presidente non lo nasconde allargando l'appello alla responsabilità anche ai mass media: "confido che tutti cooperino, anche i mezzi di informazione per creare il clima di massima distensione piuttosto che alimentare vecchie tensioni". Soprattutto dopo, ha osservato Napolitano, che il Pd ha garantito - dopo la direzione di ieri - l'appoggio al tentativo di Letta e che il Pdl, attraverso l'ex premier Silvio Berlusconi, ha garantito un sostegno "categorico".

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