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Italia: ndrangheta, 40 arresti nel nord, Berna ha collaborato

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 novembre 2014 - 15:52
(Keystone-ATS)

I carabinieri italiani hanno eseguito da stamane 40 arresti nelle province di Milano, Como, Lecco, Monza-Brianza, Verona, Bergamo e Caltanissetta, nei confronti di altrettante persone ritenute collegate a tre gruppi della Ndrangheta che agivano nel Comasco e nel Lecchese. Alle indagini collaborano anche le autorità elvetiche, secondo quanto indicato oggi dal Ministero pubblico della Confederazione.

I clan, secondo gli investigatori italiani avevano sviluppato infiltrazioni nel tessuto locale e mantenevano saldi collegamenti con le cosche di origine. I carabinieri del Ros hanno ripreso 'in direttà, per la prima volta, la cerimonia di conferimento della Santa, il più alto grado di affiliazione.

Anche la Svizzera ha partipato alle indagini. Il Ministero pubblico della Confederazione ha reso noto in un comunicato che sta conducendo un'indagine penale per presunto sostegno rispettivamente partecipazione all'organizzazione criminale ‘Ndrangheta contro Giuseppe Larosa, cittadino italiano, conosciuto anche come “Peppe la mucca”, arrestato oggi a Reggio Calabria.

Le autorità di perseguimento penale della Confederazione lavorano a stretto contatto con le autorità di Milano e Reggio Calabria e con gli uffici a loro preposti. "Gli arresti odierni si sono potuti realizzare grazie a questa intensa e proficua cooperazione", precisa ancora la nota. La procura federale non fornirà altre informazioni per il momento.

L'indagine "Insubria", che ha portato agli arresti su richiesta della Dda milanese, era nata negli ultimi mesi del 2012 ed è stata condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri di Milano, comandato dal tenente colonnello Giovanni Sozzo, già al Ros di Palermo, dove si occupò dell'inchiesta e dell'analisi sui "pizzini" di Bernardo Provenzano e poi, sempre al Ros, a Catanzaro, dove ha maturato la sua esperienza proprio nella lotta alla 'ndrangheta.

Fra i reati contestati l'associazione di tipo mafioso e altri delitti, aggravati dalla finalità di agevolare un'associazione mafiosa: detenzione, porto abusivo e vendita di armi clandestine, estorsione e tentata estorsione, anche con l'aggravante della transnazionalità per essere stata compiuta in più di uno Stato: Italia e Svizzera.

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