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L'OSAR chiede trattamento più rapido domande d'asilo

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 gennaio 2012 - 12:14
(Keystone-ATS)

L'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) chiede che le domande d'asilo che non hanno alcuna possibilità di venir accolte siano trattate in maniera più rapida. Ciò potrebbe indurre molti a rinunciare al viaggio in Svizzera, nella speranza di trovare asilo.

C'è tuttavia carenza di personale e ci vorrebbero ben altre risorse, specialmente per accelerare l'inizio delle procedure. Per l'OSAR sono necessari 15 centri di registrazione, con pratiche suddivise in tutto il paese. Chi non ottiene asilo deve essere espulso direttamente da questi centri.

Secondo quanto dichiara sulla stampa svizzero tedesca Beat Meiner, segretario generale di OSAR, chi intraprende il viaggio deve affrontare enormi sforzi e investimenti; se viene a sapere che le domande d'asilo vengono evase in poche settimane e non vi è speranza che siano accolte, la persona interessata ci pensa due volte prima di mettersi in cammino. Oggi le pratiche sono troppo lunghe e le autorità non rispettano i termini. Bisognerebbe fare come in Olanda - afferma Meiner - dove vengono sanzionate quelle autorità che non rispettano i termini imposti.

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