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La Posta: 1200 postini in piazza a Berna contro progetto Distrinova

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 ottobre 2010 - 17:07
(Keystone-ATS)

BERNA - Oltre 1200 postini provenienti da tutto il Paese sono scesi in piazza oggi a Berna - su appello del Sindacato della comunicazione - per manifestare contro il progetto Distrinova della Posta. Hanno in particolare denunciato la probabile soppressione di migliaia di posti di lavoro e il continuo degradarsi del servizio.
L'aspetto di Distrinova che suscita più timori fra i dipendenti è la prevista automazione dell'ultima fase di smistamento delle lettere prima della distribuzione. Particolarmente critico in merito è il Sindacato della comunicazione, che parla di "un fenomenale progetto di soppressione di impieghi" e avanza la stima di 3000 possibili posti cancellati.
Un postino su cinque verrebbe sostituito da una sessantina di macchinari, spiega il sindacato in una nota odierna. "Non si può lasciare che la Posta proceda ad un nuovo piano di distruzione di impieghi senza fare niente, ne va della qualità della distribuzione". La Posta, si legge ancora nella nota, vuole semplicemente "massimizzare i benefici" ed è inaccettabile per un'azienda della Confederazione che realizza ogni anno "utili di oltre un miliardo".
I postini riuniti oggi a Berna hanno firmato una risoluzione che chiede alla Posta di "rinunciare al progetto finché non ci sarà la garanzia contrattuale che non si arriverà ad alcun licenziamento". Inoltre, secondo i manifestanti, l'azienda deve continuare ad offrire posti di lavoro a tempo pieno nel settore della distribuzione, porre fine al "deterioramento delle condizioni di lavoro" ed offrire nel contempo un "servizio di qualità ponendo sullo stesso piano clienti privati e commerciali".
In merito a questo ultimo aspetto, l'Autorità di regolazione postale (PostReg) aveva invitato ad agosto il "gigante giallo" a interrompere entro la fine dell'anno le prove di attuazione su ampia scala del progetto. La nuova formula - che prevede dapprima la consegna ai clienti commerciali e solo più tardi a quelli privati - viola infatti il principio del servizio universale, aveva sottolineato PostReg.
Da parte sua la Posta sottolinea che si tratta semplicemente dell'ultima tappa di un lungo processo, che vede il postino quale anello finale di una catena che l'azienda sta modernizzando. La ristrutturazione ha preso avvio con la riorganizzazione dello smistamento e la creazione di tre grandi centri postali, afferma il "gigante giallo", che si riserva di prendere una decisione definitiva al più presto nella primavera dell'anno prossimo.

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