Leuenberger ritiene che la conferenza sul clima non sia fallita
BERNA - Moritz Leuenberger ritiene che il vertice sui mutamenti climatici, previsto a dicembre a Copenaghen, non sia fallito prima ancora di cominciare. Molti paesi, indipendentemente dal summit, si sono infatti impegnati ad avviare passi concreti in modo autonomo, ha detto stamane il consigliere federale ai microfoni della radio della Svizzera tedesca DRS.
È il caso dell'Unione europea, della Norvegia, del Giappone, della Svizzera, ma anche degli Stati Uniti e della Cina, ha affermato Leuenberger, che si trova nella capitale danese alla testa di una delegazione elvetica per partecipare a una conferenza preparatoria della durata di due giorni.
Si potrà parlare di successo, ha aggiunto, se tutti i paesi si impegneranno a favore di una riduzione delle emissioni di C02, anche se in modo differenziato.
La Svizzera è stata invitata nella veste di presidente dell'"Environment Integrity Group" (EIG), cui appartengono tra gli altri Messico, Corea del sud, Liechtenstein e principato di Monaco. Proprio da questo gruppo, secondo Leuenberger, è partita la proposta di introdurre una tassa mondiale sul CO2 a compensazione dei danni climatici già in atto.