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Libia: Pechino per soluzione negoziata della crisi

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 giugno 2011 - 11:50
(Keystone-ATS)

La Cina, che ha ricevuto oggi il leader del Consiglio di Transizione libico Mahmoud Jibril, ritiene che l'attuale situazione in Libia "non possa durare a lungo" e che sia necessaria una "soluzione politica". Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli esteri Hong Lei in una conferenza stampa a Pechino.

La Cina, ha aggiunto il portavoce, "è in contatto con entrambe le parti" e cerca di "convincerle a considerare gli interessi fondamentali del popolo" avviando negoziati "il più presto possibile". Hong Lei ha negato che si tratti di una "interferenza" negli affari interni del Paese nordafricano e ha sottolineato che Pechino "sostiene gli sforzi di mediazione" dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite. "Noi pensiamo - ha proseguito - che il Consiglio Nazionale di Transizione sia già un' importante forza politica del Paese...la Cina ritiene che il futuro della Libia debba essere deciso dal popolo libico e rispetta le sue scelte". Jibril, ha precisato, verrà ricevuto dal ministro degli esteri Yang Jiachi. All' inizio di giugno, Pechino ha ricevuto il ministro degli esteri Abdelati al Obeidi, che rappresenta il governo fedele al colonnello Muammar Gheddafi. Pechino - ha concluso il portavoce - ritiene che la "priorità" per risolvere la crisi sia un cessate il fuoco.

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