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Mafia, confiscati beni per 1,3 miliardi

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 aprile 2013 - 08:06
(Keystone-ATS)

Ammontano ad oltre un miliardo e trecento milioni di euro i beni che la Direzione investigativa antimafia italiana sta confiscando in queste ore in Sicilia nei confronti di un unico soggetto. L'operazione, la più cospicua mai effettuata in Italia, "colpisce al cuore l'aria grigia di Cosa Nostra", secondo gl inquirenti.

La mega confisca di beni riguarda la Sicilia occidentale, la Lombardia, il Lazio e la Calabria. I sigilli sono stati apposti ai patrimoni riconducibili a Vito Nicastri, 57 anni di Alcamo (Trapani), imprenditore leader nel settore della produzione di energia fotovoltaica ed eolica. Nicastri, coinvolto, dicono gli investigatori, in numerose vicende, anche di rilievo penale, si sarebbe "relazionato costantemente con esponenti di Cosa nostrà".

Nicastri secondo la Direzione investigativa antimafia "attraverso una tumultuosa dinamica degli affari ha intrattenuto rapporti anche con società lussemburghesi, danesi e spagnole".

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