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Maltempo in Italia: flagellato il nord-ovest, 3 morti e 1 disperso

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 novembre 2014 - 18:40
(Keystone-ATS)

Il maltempo flagella l'Italia del Nord: una pioggia torrenziale, ieri, ha martellato sopratutto l'Ovest - Lombardia, Liguria e Piemonte - ma anche l'Est, con l'acqua alta a Venezia, è comunque a rischio. E oggi, sotto un pallido sole in attesa di nuove perturbazioni annunciate dall'allerta della Protezione Civile, si contano ancora una volta i morti: due, una sedicenne e il nonno, a Cerro di Laveno nel Varesotto; una ragazza di 21 anni annegata in auto in un rio ingrossato ad Alba in provincia di Cuneo, mentre rimane disperso un uomo nell'entroterra di Genova, a Serra Riccò. Mentre dopodomani si svolgeranno i funerali dell'uomo morto in una frana vicino casa a Crevacuore, nel Biellese.

A corollario di giornate cupe e di paura per le condizioni meteorologiche c'è stato triste spazio anche per l'orrore: il crollo di un muraglione nel cimitero della Biacca a Bolzaneto, quartiere alla estrema periferia del capoluogo ligure, ha causato la dispersione di una settantina di feretri nel rio Barra e da qui nel Polcevera con la fuoriuscita anche di ossa e di un teschio visti perfino dai bambini di un campo nomadi.

La morte ha colpito la scorsa notte in Lombardia a Cerro di Laveno: una frana di una collina sovrastante una villetta, trascinata da una colata di fango, ha invaso le camere da letto, dove dormivano una ragazzina di 16 anni e il nonno di 70 anni. Non hanno avuto scampo.

Inutili i soccorsi - le ruspe sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la struttura - nel tentativo di strapparli al fango e ai detriti. L'anziano era già morto, l'adolescente, colpita da un blocco di cemento dei muri della sua stanza, era ancora viva, ma ha smesso di respirare all'ospedale.

A Cerro, affacciato sul lago Maggiore, alcuni residenti parlano di una "tragedia annunciata". La casa dove abitavano le vittime e i tre familiari che si sono salvati era stata costruita negli anni '60. Ma come per tante altre abitazioni che stanno franando per le troppe piogge in Italia, forse il terreno non era dei più adatti. In passato si erano già verificati smottamenti, e la stessa famiglia non aveva nascosto la sua preoccupazione, ma, questa volta, i 600 millimetri di pioggia caduti in questi giorni hanno provocato il disastro.

Terribile anche la morte, alla periferia di Alba, di una ventunenne la cui macchina, ieri sera, è sbandata finendo nel rio Baraccoi, un rigagnolo ingrossato dalle intense precipitazioni della settimana. Stava raggiungendo alcuni amici che, non vedendola arrivare, hanno dato l'allarme. Il padre, un artigiano molto conosciuto nella zona, si è messo subito sulle sue tracce. Quando ha notato l'auto della figlia ribaltata e ha chiamato i soccorsi, per la ragazza non c'era più nulla da fare.

Non hanno dato risultati, al momento, le ricerche di un disperso a Serra Riccò: ieri era uscito da casa per andare a mettere in sicurezza la propria auto parcheggiata vicino al greto di un torrente. La piena del corso d'acqua ha travolto il mezzo e dell'uomo non si sono avute più notizie.

A Milano, dove sono rientrate le esondazioni del Seveso e del Lambro e si contano i danni per i quartieri sommersi dall'acqua e i tecnici sono tuttora al lavoro per ripristinare elettricità, trasporti e viabilità, la situazione sta tornando alla normalità.

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