Minareti: nessun indizio di minaccia terrorismo, Calmy-Rey
BERNA - Secondo quanto dichiarato alla stampa domenicale dalla consigliera federale Micheline Calmy-Rey, non vi è alcun indizio di eventuali minacce terroristiche dopo la votazione di una settimana fa, che ha sancito il divieto dei minareti in Svizzera. La ministra degli esteri ha detto che si sta facendo di tutto affinché la situazione non si degradi.
Al "Matin dimanche" la responsabile del DFAE ha riconosciuto che ci sono stati "attacchi verbali, qualche appello isolato al boicottaggio e piccole manifestazioni" all'estero. A suo parere, tuttavia, "la situazione è calma e in questo frangente non ho alcun indizio di eventuali minacce terroristiche" nei riguardi della Svizzera.
I diplomatici elvetici hanno spiegato ai governi e ai media musulmani il risultato della votazione, ha aggiunto Calmy-Rey, sottolineando che le spiegazioni non hanno nulla a che fare con le scuse. "Non si tratta di scusare la decisione popolare, non ho mai presentato scuse a questo proposito".
Tornando sull'esito del voto, la consigliera federale ha parlato di "una grande ansietà che regna nella popolazione", puntando il dito sul "dibattito nauseante" che ha preceduto la consultazione popolare e accusando i fautori dell'iniziativa di aver puntato tutto sulla paura. Ha quindi deplorato il fatto che ora dei provocatori chiedano di vietare il burqa, un proposito che può nuovamente far crescere la tensione.