MO: anniversario Rabin; Peres ad Abu Mazen, non mollare
TEL AVIV - Davanti a decine di migliaia di israeliani riuniti a Tel Aviv per commemorare la scomparsa del premier Yitzhak Rabin ucciso 14 anni fa, il presidente israeliano Shimon Peres si è appellato al proprio omologo palestinese Abu Mazen affinché resti al potere ricandidandosi all'incarico. Per l'occasione il presidente americano Barack Obama ha ribadito il proprio sostegno ad una soluzione di pace a "due Stati".
"Abbiamo, tutti e due, firmato gli accordi di Oslo. Mi rivolgo a Lei quale collega: non lasci", ha detto ieri sera Peres rivolgendosi idealmente ad Abu Mazen e riferendosi alle intese sull'autonomia palestinese concordate in Norvegia. Gli accordi furono firmati nel 1993 a Washington proprio in presenza di Rabin.
Il presidente dell'Autorita nazionale palestinese (ANP), manifestando la propria frustrazione per l'attuale stallo nel processo di pace, giovedì aveva annunciato che non si ricandiderà alle elezioni di gennaio.
"L'anno prossimo potrebbe essere decisivo", ha sostenuto Peres aggiungendo che "ciò dipende da voi e noi".
Su un maxi-schermo stato proiettato un videomessaggio del presidente americano Barack Obama. Egli ha ribadito il proprio sostegno ad una soluzione del conflitto israelo-palestinese con due entità statali che "vivano fianco a fianco in pace e sicurezza". "Israele non arriverà ad avere sicurezza finché i palestinesi saranno in una situazione disperata", ha affermato ancora il presidente americano, sottolineando che "i legami degli Stati Uniti con i nostri alleati israeliani sono granitici". "Noi - ha aggiunto Obama - non perderemo mai di vista il nostro fine comune: una pace giusta e durevole in Israele, in Palestina e nel mondo arabo".