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Musica: standing ovation per Guccini premiato con il Chiara

(Keystone-ATS) VARESE – Una standing ovation del pubblico ha salutato il cantautore Francesco Guccini, che nella Villa Napoleonica di Biumo Superiore, a Varese, ha ritirato stasera il “Premio Chiara-Le parole della musica”, promosso per la prima edizione insieme al Premio Tenco. È stato un intervento sul filo dei ricordi, quello di Guccini, che a una sala stracolma ha raccontato dell’infanzia, della famiglia, delle prime letture e dei successi della sue canzoni.
“Le parole sono il mio mestiere, ho sempre avuto la mania di scrivere – ha detto in sintonia con la motivazione del premio -. Il mio primo romanzo? Ho cercato di scriverlo a 8 anni, ma mi sono fermato a una pagina e mezza…”. Poi le letture, “da bambino, quando cercavo sempre un libro e leggevo tutto quello che i villeggianti lasciavano in casa a Pavana dopo l’estate, i gialli, le riviste, persino una copia della gazzetta di Pittsburgh, che i miei nonni poi usavano per accedere il fuoco. Allora la carta era preziosissima per molte cose”.
La nostalgia dei tempi che sono stati è stata ricorrente nei racconti dell’artista. “Ormai – è stato l’esordio di un lungo excursus – devo dire che sono nato nella prima metà del secolo scorso. Sicuramente la nostalgia è dovuta al fatto che quando si pensa all’infanzia i tempi sembrano sempre più belli e dilatati, ma è pur vero che tutto un mondo che io ho conosciuto si è perso. Ora, per via dell’età, sono diventato più pessimista, quando è il 21 di giugno mi dico già: ‘ormai è Natale’.

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