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Nazionale: prorogato mandato Swisscoy nel Kosovo

(Keystone-ATS) La Swisscoy dovrebbe restare ancora alcuni anni nel Kosovo. Con 94 voti contro 65, il Consiglio nazionale ha prorogato oggi il mandato dei soldati svizzeri fino al 2014. Inoltre, gli effettivi potrebbero essere rafforzati per un anno grazie a una riserva di 80 militi. Il dossier ritorna agli Stati.

La Swisscoy è attiva nel Kosovo dal 1999 e, dal 2002, i suoi membri sono armati per garantire la protezione personale. Il contingente raggiunge le 220 persone al massimo. Finora, il Consiglio federale poteva aumentarlo di 50 persone per un periodo di due mesi. In futuro, potrà impiegare 80 persone in più per 12 mesi. Il Nazionale ha dato il proprio consenso con 86 voti contro 59.

Un rafforzamento del genere permetterebbe alla Svizzera di assumere certe prestazioni, come la ripresa delle funzioni di stato maggiore in seno alla Forza internazionale KFOR. Il rafforzamento aiuterebbe anche il contingente elvetico a far fronte a un cambiamento di ubicazione, a smantellare l’attuale campo di Casablanca, nei pressi di Suva Reka, e ad affrontare l’incremento delle necessità di sicurezza.

La presenza nel Kosovo della Forza internazionale KFOR e della Swisscoy resta indispensabile, ha insistito Pius Segmüller (PPD/LU). Una destabilizzazione della regione sarebbe fonte di problemi per la Svizzera, in particolare a causa del flusso di migranti che provocherebbe, ha sottolineato Segmüller a nome della commissione.

UDC e Verdi, tradizionalmente contrari alle missioni militari all’estero, hanno “sparato a zero” contro il progetto. L’impegno della Swisscoy è una missione interminabile che non dà frutti e va quindi bloccata il 31 dicembre. Non ha per nulla rallentato l’immigrazione kosovara in Svizzera, ha esclamato Ulrich Schlüer (UDC/ZH). Ha anche denunciato il sostegno elvetico a un regime che – a suo modo di vedere – ha “strutture mafiose”, dedite al traffico di organi.

Ma è stato inutile: l’entrata in materia è stata accolta con 93 voti contro 71. Non essendo riusciti a imporsi, la destra e la sinistra pacifista hanno cercato di correggere il tiro, ma senza maggiori successi. Con 83 voti contro 76, il Nazionale non ha voluto incaricare il Consiglio federale di allestire, entro la fine del 2012, uno scenario in vista di un ritiro della Swisscoy entro la fine del 2014, se la KFOR dovesse rimanere nel Kosovo oltre questa data.

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