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Nazionale: verso fine adattamento automatico rendite AVS

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 settembre 2010 - 17:14
(Keystone-ATS)

BERNA - Ben presto, le rendite AVS potrebbero non più essere adattate automaticamente al rincaro ogni due anni. Allineandosi al Consiglio degli Stati, il Nazionale ha accolto nel pomeriggio questo articolo controverso dell'11.ma revisione dell'assicurazione.
La sinistra ha inutilmente tentato di salvare l'indicizzazione automatica delle rendite AVS. Altrimenti, le rendite si svaluterebbero in termini reali. Le classi medie e basse sarebbero le prime a essere penalizzate, ha sottolineato Paul Rechsteiner (PS/SG). Se le rendite si deteriorano, un referendum sarà inevitabile, ha ammonito il deputato socialista.
Un meccanismo di sicurezza per evitare che l'AVS finisca nella spirale del deficit è indispensabile, ha replicato Guy Parmelin (UDC/VD). Questo provvedimento deve incitare ciascuno a fare il possibile per evitare il peggio.
La maggioranza lo ha seguito con 110 voti contro 63. D'ora in poi le rendite non saranno più adattate ogni due anni all'evoluzione dei salari e dei prezzi. Tutto dipenderà dal patrimonio del fondo dell'AVS e dall'ampiezza dell'inflazione. Se il tasso di copertura scende sotto il limite del 70%, il rincaro sarebbe concesso solo se l'inflazione supera il 4%. Il Consiglio federale dovrà proporre misure di risanamento.
Il Nazionale ha pure accettato di introdurre un meccanismo di correzione automatico introdotto dal Consiglio degli Stati. Se il patrimonio del fondo dovesse scendere sotto il limite del 45%, i contributi di lavoratori e datori di lavoro sarebbero aumentati del 5% ciascuno e i beneficiari di rendite privati dal rincaro.
Questo "freno di emergenza" è ragionevole, ha sostenuto il ministro della socialità Didier Burkhalter. La 12.ma revisione sarà l'occasione per proporre misure per consolidare a lungo termine le finanze dell'assicurazione, ha aggiunto.
Pensionamento flessibileUn importo di 400 milioni di franchi deve agevolare il pensionamento anticipato e compensare in parte l'innalzamento dell'età di pensionamento delle donne a 65 anni. Il Nazionale si è allineato alla strategia proposta dal Consiglio degli Stati. I dibattiti proseguono.

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