Novartis: sopprime oltre 1000 impieghi in Svizzera
Novartis prevede di cancellare 2000 posti di lavoro, soprattutto in Svizzera e negli Stati Uniti, nel quadro di programma di compressione dei costi. Il gruppo basilese intende chiudere il sito di Nyon (VD), che occupa 320 persone, e sopprimere 760 impieghi a Basilea.
Lo ha annunciato stamane il gigante farmaceutico, parallelamente alla comunicazione del bilancio trimestrale. Tra luglio e settembre l'utile netto è progredito del 7% a 2,49 miliardi di dollari (2,2 miliardi di franchi). Il volume d'affari è salito del 18% a 14,84 miliardi di dollari e il risultato operativo del 14% a 2,95 miliardi.
"Malgrado la robusta performance ci troviamo in una situazione difficile che presumibilmente non cambierà anche nei prossimi anni", rileva il Ceo Joseph Jimenez, citato in una nota.
La riorganizzazione che sarà attuata nei prossimi anni colpirà posti di lavoro nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nell'amministrazione. Basilea rimarrà comunque il maggiore centro di ricerca del gruppo, indica il gigante farmaceutico.
L'azienda vodese, che chiuderà i battenti nei prossimi anni, fabbrica medicinali in vendita libera. La produzione sarà trasferita in altre unità di Novartis. I vertici hanno indicato che procederanno a una consultazione dei rappresentanti del personale a Basilea e Nyon. Secondo il presidente della direzione, la Novartis predisporrà un piano sociale e assisterà il personale toccato dalle misure nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.
Con la ristrutturazione, che causerà oneri per 300 milioni di dollari a carico del quarto trimestre, la società renana si aspetta risparmi di oltre 200 milioni di dollari all'anno.
"Novartis vuole rafforzare a lungo termine la sua posizione strategica con un consolidamento, una riduzione e uno scorporo di determinate funzioni. I provvedimenti, che avranno conseguenze dirette sulla Novartis in Svizzera, dovranno assicurare la salute dell'impresa confrontata alla crescente pressione sui prezzi dei farmaci, all'aumento dei debiti di governi esteri, alle oscillazioni monetarie e alle incertezze economiche", si legge nel comunicato.
Il gruppo renano attualmente in Svizzera ha in organico circa 12'500 persone ripartite in tredici siti.