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Papa: omaggio artisti, da Portoghesi a Botta

(Keystone-ATS) “Ho progettato una moschea a Roma, era ora di progettare una chiesa”, ha detto oggi Paolo Portoghesi mentre mostrava ai giornalisti il modellino ligneo della chiesa che ha donato a Benedetto XVI, e intitolato a san Benedetto da Norcia. “Santo Padre, vede come abbiamo speso bene i suoi soldi”, è stata invece la battuta rivolta dal ticinese Mario Botta al papa mentre gli mostrava il disegno della cattedrale di Evry.

Si è svolta in un clima di eccitazione nell’atrio dell’aula Paolo VI in Vaticano la visita da parte di Benedetto XVI alle 60 opere – quadri, sculture, spartiti musicali, poesie, medaglie – che altrettanti artisti contemporanei gli hanno donato in occasione dei 60 anni di sacerdozio.

Una iniziativa curata dal Pontificio consiglio della cultura con il suo presidente cardinale Gianfranco Ravasi. L’esposizione sarà aperta a tutti domani, gratuitamente, fino al 4 settembre.

Sono esposte opere di pittori, scultori, architetti, fotografi, scrittori, musicisti, registi, orefici. Tra loro, il brasiliano Oscar Niemeyer, maestro dell’architettura ormai ultracentenario, lo spagnolo Santiago Calatrava, il già citato Mario Botta, il greco Jannis Kounellis, gli italiani Ennio Morricone, Renzo Piano, Tullio Pericoli, Mimmo Paladino, Mario Ceroli, Paolo Portoghesi, Arnaldo Pomodoro.

Se Chiesa e artisti “tornano a incontrarsi, a parlarsi”, ha sottolineato il Papa nel suo discorso, ne nasce un “colloquio” “per offrire alle culture del nostro tempo un esempio di dialogo fecondo ed efficace, orientato a rendere questo nostro mondo più umano e più bello”.

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